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Invito alla lettura: “Io sono un operaio. Memoria di un maestro d’ascia diventato sindacalista”

di Maria Cristina Mirabello

Io sono un operaio

Autore: Dino Grassi
Io son un operaio. Memoria di un maestro d’ascia diventato sindacalista”
a cura di Giorgio Pagano
Edizioni ETS, Pisa, 2023

Una premessa

Le pagine del libro, in tutto 194, dense per il significato che rivestono, corrono assai veloci se il lettore le affronta con atteggiamento curioso verso un mondo, quello del lavoro, del sindacato, dei partiti, in special modo del PCI, dalla metà circa degli anni Quaranta del Novecento fino alla fine degli anni Settanta, compresa un’incursione nella contemporaneità, grazie all’intervista suddivisa in due fasi che il curatore Giorgio Pagano, nel gennaio e nel febbraio 2023, ha fatto a Dino Grassi, nato nel 1926 e scomparso poi nel giugno 2023.

Il contenuto in breve

Un’autobiografia operaia, ma non solo

Il cuore del libro, attorno al quale ruota la recente intervista di Giorgio Pagano a Dino Grassi, la postfazione, “Un’idea compiuta di moralità”, costituita da un piccolo saggio storico sempre di Giorgio Pagano, il ricco corredo fotografico, nonché le sintetiche biografie di numerosi uomini della comunità operaia del cantiere Muggiano, è costituito da quella che potrebbe essere definita, in termini letterari, un’autobiografia di Dino Grassi. È lui il vero protagonista, quindi, ma, attorno a lui, prende vita un’intera comunità di fabbrica, tramite una sintesi personale, e tuttavia, mai individualistica.

Uno sguardo che, dalla fabbrica, si sposta sul mondo

Si viene a comporre nella narrazione una sorta di filo rosso che attraversa epoche differenti, oggi trascurate e quasi dimenticate, in una dimensione territoriale, nazionale ed internazionale, epoche che vale la pena “sfogliare” insieme alle pagine del libro, per non smarrire il senso di una epopea collettiva, senza la cui conoscenza il nostro presente sarebbe -ed è- desolatamente privo di strumenti interpretativi.

Non tutti gli operai hanno scritto o scrivono: Dino Grassi, che aveva amato da sempre i libri, tanto da provarne nostalgia e ritornare, ormai adulto, sui banchi di scuola, ma che, da giovinetto, si era fermato, dopo la Scuola Elementare, alle prime classi dell’Avviamento, perché la povertà della sua famiglia non glielo consentiva, scrive, con efficacia, chiarezza e originalità, mescolando stili diversi e dando voce a quelli che non hanno potuto cimentarsi con tale complessa arte.

La sua autobiografia, sorretta da numerosi e puntuali riferimenti documentari dentro lo stesso testo (corredato da chiare note storiche curate da Giorgio Pagano), può essere integrata, per chi volesse approfondire l’argomento, con ulteriori carte tratte dall’archivio dello stesso Grassi, che trovano posto in un sito web appositamente predisposto.

Una possibile sintesi

Dalle pagine emergono innanzitutto la dignità e le abilità del mondo del lavoro, descritto da Grassi attraverso un linguaggio puntuale, e da cui traspare tutto l’orgoglio di farne parte, esercitando un mestiere che, come quello del “maestro d’ascia”, dà luogo a prodotti ben fatti.

L’essere operaio passa infatti, per Grassi, attraverso l’esercizio consapevole di una capacità che gli consente di esprimere, con fierezza, il suo essere innanzitutto lavoratore, vero e proprio fondamento del suo essere sindacalista e aderente al PCI. Questo non significa che il protagonista non metta in luce tutti gli aspetti faticosi, disumani, alienanti che possono caratterizzare la condizione dei lavoratori (le pagine dedicato a ciò sono numerose) ma che, proprio partendo dal prodotto che esce, letteralmente, dalle mani dell’operaio, si può intraprendere una faticosa via di riscatto personale e di classe.

Entrato giovanissimo in cantiere a 14 anni, nel 1940, Grassi fa a tempo a conoscere l’angoscia dei bombardamenti, la violenza della guerra e del connubio nazifascista, ascendendo i gradini lavorativi della fabbrica che vive come vera e propria “Università”. La sua maturazione sindacale e politica si intreccia all’aver vissuto a fondo il mondo del lavoro: proprio ciò gli consente di essere sindacalista e dirigente politico consapevole, arrivando a ricoprire la carica di Consigliere regionale della Liguria per il PCI dal 1970 al 1980.

E nell’autobiografia, una specie di romanzo di formazione, vivono le vicende di un’intera città (e provincia), dal difficilissimo secondo dopoguerra, alle sconfitte elettorali della sinistra, alla discriminazione contro i lavoratori inquadrabili in essa, alle lotte del lavoro, a quelle per la salvezza del Muggiano, che, per un perverso intreccio di decreti governativi italiani e direttive della Comunità europea, doveva, negli anni Sessanta, essere ridotto a cantiere di riparazione, il che equivaleva ad essere condannato a morte.

E insieme alle lotte mai sopite e ai momenti drammatici, ci sono le conquiste di quegli anni, le più importanti mai conseguite dalla classe operaia italiana e… c’è la salvezza del cantiere.

Nota finale: la figura di Dino Grassi, per chi si appassionasse ad essa, ha trovato spazio, negli ultimi anni, anche nel libro in due volumi di Giorgio Pagano e Maria Cristina Mirabello “Un mondo nuovo, una speranza appena nata. Gli anni Sessanta alla Spezia e in provincia”, Cinque Terre Edizioni.

Gordon Lett e la Missione Alleata nel territorio spezzino

Il 5 Giugno, presso l’auditorium della Biblioteca Civica P.M.Beghi, verrà presentata una raccolta di documenti d’Archivio, resi digitali e de-materializzati, della Missione Alleata guidata dal maggiore inglese Gordon Lett tra il 1943 e il 1945.

L’intento non è solo far conoscere il rapporto tra gli Alleati e il mondo partigiano nella IV Zona operativa, ma cercare di diffondere e rendere fruibile a un pubblico variegato ed eterogeneo questo materiale documentale che altrimenti non potrebbe farlo se non fisicamente in un Archivio.

Il progetto è stato seguito e analizzato dall’Istituto spezzino per la Storia della Resistenza e dell’Età contemporanea, nella figura del Dott. Tiziano Vernazza per la parte di ricerca, e si avvale della collaborazione dell’Università di Lincoln e L’International Bomber Center Command Digital Archive in Inghilterra per la parte tecnica del database d’archivio e gestione del materiale documentale.

Scopo della presentazione sarà illustrare il loro archivio digitale, il Digital Archive dell’IBCC, ove sarà depositato il materiale digitalizzato.

In parallelo, sulla pagina del sito dell’ISR ci sarà la presentazione della raccolta e la “narrazione”, di come si è svolto il lavoro e degli obiettivi futuri.

Il lavoro si avvale anche del contributo organizzativo del Master di “Public History” dell’Università di Unimore.

L’auditorium sarà allestito col materiale e oggettistica originale o ricreata degli Aviolanci Alleati e del Battaglione Internazionale di Gordon Lett grazie all’Associazione culturale Stella Tricolore, nella figura di Massimiliano Pisano.

L’approfondimento

È nata l’APP “Biblio Spezia”!

app Biblio Spezia
È stata creata l’APP “Biblio Spezia” per facilitare la consultazione del catalogo online dell’Istituto storico spezzino, aggiornarsi sulle novità librarie, ricercare all’interno dei cataloghi delle biblioteche spezzine, visualizzare tutte le informazioni sui singoli poli del Sistema Bibliotecario e di accedere a tutti i servizi dell’Area Lettori.
È possibile scaricarla gratuitamente con un semplice download collegandosi a Google Play, App Store o Windows Store.

Nuova “sezione” del sito ISR: il “Lessico della Resistenza”

Mappa-Lessico

Giovedì 14 aprile, alle ore 11.15, presso la Biblioteca del Liceo Classico “Costa” sarà presentato il “Lessico della Resistenza”.

A un anno di distanza dalla presentazione del Progetto “Le vie della Resistenza”, il sito web dell’Istituto spezzino per la Storia della Resistenza si arricchisce di un nuovo, ulteriore, prezioso strumento per lo studio della Lotta di Liberazione nella IV Zona Operativa.

Il Lessico, graficamente visualizzato in forma di semplici “etichette” cliccabili che danno accesso a schede informative, propone l’organigramma completo delle forze partigiane, fotografato alla data del 12 aprile 1945, nell’ultimo periodo della Lotta di Liberazione. Le schede sono dotate di apparato critico e fonti.

Il progetto si è avvalso del patrocinio del Comitato Unitario Provinciale della Resistenza; l’elaborazione della mappa iniziale del Lessico è stata svolta da Maurizio Fiorillo e Maria Cristina Mirabello. Quest’ultima ha poi curato le schede nel loro complesso. Il Comitato Scientifico dell’ISR spezzino ha supportato tutto il lavoro.

Durante la presentazione sono previsti i saluti di Sara Cecchini, Dirigente Scolastico del Liceo Costa, gli interventi di Patrizia Gallotti, Direttrice dell’Istituto spezzino e Maria Cristina Mirabello, vice Presidente dell’Istituto.

La presentazione, rivolta il 14 aprile 2016 agli studenti del “Costa”, potrà essere richiesta all’ISR spezzino dagli altri istituti scolastici eventualmente interessati.

“Per una geografia delle stragi nazifasciste”: lezione di Storia Contemporanea alla Beghi

Invito_PEZZINO

“Per una geografia delle stragi nazifasciste”, questo il titolo della Lezione di Storia Contemporanea che si terrà presso l’Auditorium Beghi, venerdì 12 febbraio, alle ore 17.
A tenerla sarà il Prof. Paolo Pezzino, già docente presso il Dipartimento di Storia Contemporanea dell’Università di Pisa.
Il Professor Pezzino è Direttore Scientifico della ricerca promossa dall’ANPI Nazionale e dall’Istituto Nazionale per la Storia del Movimento di Liberazione in Italia, finanziata dal governo e dalla Repubblica Federale Tedesca.
Il progetto per la redazione di un Atlante delle stragi nazifasciste, durato due anni e mezzo, ha censito tutti gli episodi di violenza sui civili e sui partigiani commessi in Italia dalle truppe tedesche e da quelle fasciste repubblicane e ha coinvolto, oltre alla rete degli Istituti storici, circa cento ricercatori sparsi su tutto il territorio nazionale.
L’Atlante verrà presentato ufficialmente nel mese di marzo.
Il lavoro compiuto rappresenta un decisivo passo avanti nella valutazione dello stragismo nazista e fascista, sia da un punto di vista quantitativo che qualitativo.
Questa, in sintesi, la traccia della lezione, la seconda di un ciclo dal titolo d’insieme “Memoria per il futuro”, curato e organizzato dall’Istituto spezzino per la Storia della Resistenza e dell’Età contemporanea.
A introdurre e presentare l’iniziativa sarà il Prof. Maurizio Fiorillo, collaboratore dell’ISR spezzino.
L’appuntamento è aperto a tutte le persone interessate; gli studenti presenti riceveranno attestato di partecipazione.

Info

Alla “Beghi” lezione di storia contemporanea

Invito_MAIDA

Martedì 1 dicembre alle ore 17:00, presso l’Auditorium Biblioteca civica “P.M. Beghi”, si svolgerà una lezione di Storia Contemporanea tenuta dal Prof. Bruno Maida dell’Università di Torino, dal titolo: “Dalla guerra per bande all’esercito di Liberazione”.

Saluti e presentazione del Prof. Lorenzo Vincenzi, presidente ISR La Spezia.
Con il patrocinio del Consiglio Regionale Assemblea legislativa della Liguria.

Ingresso libero

Info

“Il caso Facio. Eroi e traditori della Resistenza” di Luca Madrignani

Il-caso-Facio-Luca Madrignani
Venerdì 13 febbraio, alle ore 17,00, presso l’Auditorium Biblioteca Civica “Beghi”, presentazione del libro di Luca Madrignani: “Il caso Facio. Eroi e traditori della Resistenza” edito da Il Mulino (2014).

Intervengono:
Lorenzo Vincenzi, Presidente Istituto spezzino per la Storia della Resistenza e dell’Età Contemporanea e Maurizio Fiorillo, collaboratore Istituto spezzino per la Storia della Resistenza e dell’Età Contemporanea.
Sarà presente l’Autore.

Info:
Tel. 0187/513295 (risponde la Biblioteca Civica “Beghi”)
Fax: 0187/284971
E-mail: isr@laspeziacultura.it

la locandina

Verso un Atlante delle stragi nazifasciste in Italia

Atlante_delle_stragiL’Istituto spezzino per la storia della Resistenza e dell’Età Contemporanea parteciperà alla ricerca nazionale promossa dall’INSMLI e dall’ANPI volta alla creazione di una banca dati complessiva e di un atlante di tutti gli episodi di violenza contro i civili commessi in Italia dall’esercito tedesco e dai suoi alleati fascisti repubblicani durante la seconda guerra mondiale. Il comitato scientifico del progetto di ricerca è composto da Luca Baldissara, Università di Pisa; Enzo Fimiani, Direttore Biblioteca provinciale “G. D’Annunzio” di Pescara; Marcello Flores, Università di Siena e Direttore scientifico dell’INSMLI, Gianluca Fulvetti, Università di Pisa e Direttore dell’Istituto storico della Resistenza e dell’età contemporanea di Lucca; Carlo Gentile, Università di Colonia; Gabriella Gribaudi, Università “Federico II” di Napoli; Claudio Silingardi, Direttore generale dell’INSMLI; Toni Rovatti, Università di Bologna. La direzione scientifica è stata affidata a Paolo Pezzino, Università di Pisa. Il progetto è finanziato dalla Repubblica Federale Tedesca. La ricerca, della durata di due anni, impegnerà l’intera rete nazionale degli istituti della Resistenza e diversi ricercatori e permetterà, anche per il territorio spezzino, di conoscere in modo più completo le tragiche vicende della popolazione civile nel periodo 1943-45.