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LUDOSTORIA

LUDOSTORIA
Ovvero: come apprendere la storia divertendosi

Sabato 13 aprile dalle 16:30 alle 20:30 e domenica 14 aprile dalle 9:30 alle 13:30

Due giornate di gioco per avvicinare la storia con una prospettiva diversa dal solito; imparare argomenti, concetti, termini ed eventi storici in modo appassionante ed avvincente.

In collaborazione con
Marcello Andolina dell’Associazione “La Forgia del Tempo”,
Luca Mariano archivista scuola AS di Firenze

A cura di
Tiziano Vernazza ricercatore ISR e Public Historian-Unimore

Saranno presenti alcuni degli autori che illustreranno i propri giochi

Secret Hitler, di Max Temkin, Mike Boxleiter e Tommy Maranges
Bella Ciao, di Vincenzo Ferrara
Black Orchestra, di Philip DuBarry
Prima Vennero, di Andrea e Alessandro Giovannucci
Dog Eat Dog, di Liam Liwanag Burke

Data la natura immersiva dei giochi e le tematiche affrontate, l’età minima dei giocatori è di 13+

LudoStoria!

Sabato 13 aprile dalle 16:30 alle 20:30 e domenica 14 aprile dalle 9:30 alle 13:30, il centro studi Memoria in Rete ospita due giornate di gioco sulla Storia.

L’iniziativa vuole coinvolgere un pubblico variegato, specialmente giovane, che spesso utilizza i giochi da tavolo per passare del tempo in compagnia.

Questi media possono essere un vero e proprio valore culturale per far nascere un proprio percorso storico utile a far conoscere nozioni, metodi storiografici e alcuni contesti nel mondo.

Le due giornate vogliono proporre una serie di giochi che hanno nelle modalità di svolgimento massimo 1,30/2 ore per gruppo, seguito da un supervisore.

Ci saranno giochi di ruolo legati al mondo partigiano e alle tematiche della persecuzione, della guerra e della deportazione, concessi dai creatori e presenti per illustrarli.

In collaborazione con l’Associazione “La Forgia del Tempo”, nella figura di Marcello Andolina e Luca Mariano (collaboratore centro studi Memoria in Rete), che forniranno i giochi e il personale.

I giochi vogliono essere una forma di narrazione storica che, però, si fruiscono in maniera diversa da quello che avviene con un libro o attraverso una lezione frontale.

In quest’ultimi casi si può definire passivo, nel senso che legge la storia che si legge ascolta e non può intervenire se non siamo direttamente interessati.

Subisce la storia, la vive, soffre per essa, la può interpretare ma non può modificarla.

Anche il cinema e il teatro sono forme di narrazione che, semplificando al massimo, hanno un’analoga fruizione passiva da parte dello spettatore, ma con la “Ludostoria” si vuole fare un passo ulteriore fornendo al “giocatore” e chiavi per apprendere come meglio crede, seguendo sempre un metodo storico e dei principi basilari.

Saranno coinvolte le scuole medie e superiori della Provincia e tutta la cittadinanza interessata.

I giochi (età minima 13 anni):

  • Secret Hitler, di Max Temkin, Mike Boxleiter e Tommy Maranges
  • Bella Ciao, di Vincenzo Ferrara
  • Black Orchestra, di Philip DuBarry
  • Prima Vennero, di Andrea e Alessandro Giovannucci
  • Dog Eat Dog di Liam Liwanag Burke

I FATTI DI VALMOZZOLA, 17 MARZO1944

Il 17 marzo 1944 a Valmozzola (PR) vengono fucilati per rappresaglia 7 partigiani catturati in un scontro con i nazifascisti e due disertori russi che si erano uniti alle forze partigiane.

Il 12 marzo 1944, alle 8.30, con l’assalto al treno diretto a Parma, da parte di un gruppo di combattenti per la libertà. «Chi guidava i ribelli era Mario Devoti nativo del Piacentino che si faceva chiamare Mario Betti, il suo vice era Primo Battistini (Tullio) proveniente dallo Spezzino. Uno dei motivi dell’assalto al treno era quello liberare un nucleo di renitenti alla leva catturati nel pontremolese e destinati ad essere processati a Parma. Un altro motivo era la requisizione di generi alimentari raccolti dalle autorità fasciste nel deposito di San Martino. Non si conoscono con esattezza né i nomi né il numero dei partecipanti all’azione, solo di alcuni si ha la certezza: Betti, Tullio, Ballaben (o Tommaso), Osvaldo, Valentini, Ezio Bassano (Romualdo), Picedi, Mario Portunato (Claudio), Renzo Bacchini (Primo), Giovanni Marchesini, Fenù, De Fraia, Vistori, Cresci, Efisio Piria».

Osvaldo (Edoardo Frazzoni di Tosca) bloccò il convoglio ponendosi in mezzo ai binari, tenendo il macchinista sotto la minaccia del suo fucile mitragliatore, mentre gli altri salivano sui vagoni. I militari di scorta ai prigionieri reagirono: nello scontro che seguì, persero la vita il comandante della banda partigiana ed alcuni militi fascisti fra i quali due ufficiali della Xa Mas.

Furono trovati e liberati tre renitenti accompagnati dai carabinieri e diversi fascisti furono catturati, mentre i partigiani, abbandonata la stazione, si rifugiarono nuovamente in montagna. In seguito sei prigionieri vennero fucilati mentre gli altri, tra cui alcuni tedeschi, vennero in seguito liberati.

La rappresaglia fascista fu immediata: il giorno 14 venne catturato in un essiccatoio sul Monte Barca, presso Pontremoli, un intero gruppo partigiano formato da italiani e da russi. Vi fu un combattimento, e caddero Luigi Giannetti, Luciano Righi ed il russo Ivanov. I superstiti vennero catturati, condotti a Bagnone e successivamente a Pontremoli per essere interrogati. Il 17 marzo, i militi della Xa Mas prelevarono otto partigiani detenuti nelle carceri di Pontremoli, il calvario doveva condurli a Migliarina e, in seguito, ancora a Pontremoli dove venne loro comunicato che sarebbero stati giustiziati a Valmozzola Stazione.

Condotti sul luogo dell’assalto a Valmozzola, vennero fucilati. Tutti tranne uno, graziato all’ultimo momento per la sua giovane età e grazie all’azione persuasiva messa in atto dagli altri condannati, che convinsero il comandante del plotone a risparmiare il giovane il quale, a loro dire, nulla aveva a che fare con il movimento partigiano. Tra i fucilati, due disertori russi che si erano uniti al movimento di Liberazione.

Questi i loro nomi: Angelo Trogu, Domenico Mosti, Giuseppe Tendola, Gino Parenti, Nino Gerini, Ubaldo Cheirasco, Mario Galeazzi ed i Russi Victor Belacoski e Michail Tartufian.

Eventi: “I ragazzi del Monte Barca”

Giovedì 28 Marzo, alle ore 17.00, presso il centro studi “Memoria in rete”

Conversazione sul libro di Luigi Leonardi: “I Ragazzi del Monte Barca. La Resistenza in Lunigiana e Val di Taro”. Il ruolo dei giovani spezzini. (ed. Mursia)

Interventi di Vittorio Bragazzi, ANPI Ponente e Marco Gabrielli, ANPI sezione intercomunale di Licciana Nardi.

Introduzione di Tiziano Vernazza, ricercatore ISR spezzino.

Luigi Leonardi, scrittore e saggista, autore del volume, sarà intervistato da Silvia Baglioni, giornalista.

Nell’ambito dell’iniziativa verrà proiettato l’omonimo docu-film di Stella Tricolore (2017-2018) del regista Fabio P.P. Milani, Luigi Leonardi (autore del libro) e Massimiliano Pisano, in collaborazione con la sezione ANPI intercomunale di Licciana Nardi.

Ingresso aperto alla cittadinanza

L’intervento del Prof. Bruno Maida al Liceo Costa

Maida-video
Martedì 10 aprile 2018, presso l’Auditorium del Liceo Costa della Spezia, il Professor Bruno Luca Maida dell’Università di Torino ha incontrato gli studenti delle quinte superiori per un incontro sul tema “La persecuzione dell’infanzia in Italia dalle leggi razziali alla Shoah”.
Qui sotto e sul canale Vimeo ISR è visibile parte del suo intervento.
Maida, come già avvenuto in passato, ha approfondito la condizione dell’infanzia anche in un recentissimo saggio, edito da Einaudi, intitolato “L’infanzia nelle guerre del Novecento”.
I suoi libri sono tutti disponibili presso la biblioteca di storia contemporanea dell’ISR.
L’iniziativa s’inserisce nel più ampio progetto “Per ricordare la Shoah” messo in campo dall’ISR, in collaborazione con la sezione ANED della Spezia.